L'individuazione dell'attività professionale in Astrologia

L'individuazione delle inclinazioni e delle predisposizioni naturali verso determinate attività può avvenire mediante l'attenta osservazione dei seguenti fattori:

- il pianeta significatore dell'azione e delle attività (Mercurio, Venere, Marte) che realizza levata eliaca;
- il culmine (MC) e le configurazioni dei pianeti significatori dell'azione e delle attività (Mercurio, Venere, Marte) che si perfezionano per moto diurno rispetto alla cuspide di questo angolo (ossia: il culmine), dei pianeti di nascita significativi dell’agire e delle azioni;
- i pianeti eventualmente posti nel decimo luogo, soprattutto quello che riceve l'applicazione della Luna;

- la sorte lunare o di Fortuna (Tychê) e quella solare (Daimon).

L'argomento viene trattato da Claudio Tolomeo nel cap. 4 del libro IV della Tetrabiblos. Scrive Tolomeo: «La stella che detiene la signoria delle azioni viene assunta secondo due modi: dal luogo del Sole e dal segno culminante. Sarà quindi necessario osservare sia la stella che ha compiuto assai da presso l’apparenza mattutina rispetto al Sole, sia quella al culmine elevato, in particolare allorché prende l’applicazione della Luna»
Dalla lettura di questo passo, appaiono chiare le indicazioni tolemaiche. E' necessario osservare ed esaminare il pianeta che fa levata eliaca (apparenza mattutina rispetto al Sole) e quello posto al Medio Cielo (MC) soprattutto se riceve l'applicazione [per Gerolamo Cardano, la separazione] della Luna [in questo senso si esprime Ali ibn Ridwan: “l’astro al culmine, se ha aspetto con la Luna, ha virtù grande quanto l’astro che compie apparenza rispetto al Sole”].
Questo passo è confermato da Gerolamo Cardano: «Sono due modi distinti che rispondono a due distinti cicli di tempo: rispetto al Sole il ciclo sinodico di un astro errante (anche se intervengono i fenomeni locali che variano da regione a regione), rispetto al culmine, il moto diurno del pianeta».
Dal momento che entrambe le suddette condizioni [ossia: pianeta in levata eliaca e pianeta al Culmine (MC)] sono entrambe forti ed equivalenti, dovendo fare una scelta, generalmente, il pianeta in levata eliaca prevale, a meno che quello posto al Culmine (MC) non abbia maggiori prerogative e diritti.
E' necessario, dunque, prendere in considerazione, con riferimento al Sole, la fase eliaca della levata; con riferimento al Medio Cielo (MC), l'applicazione alla relativa cuspide (c.d. accessus).
Per quanto concerne il pianeta che fa levata eliaca, se trattasi di pianeta interno o inferiore [ossia: Mercurio e Venere], personalmente prendo in considerazione la levata eliaca mattutina nelle geniture diurne e quella vespertina in quella notturne.
Per quanto riguarda l'applicazione alla cuspide del Medio Cielo (MC), in mancanza di un pianeta che realizza levata eliaca oppure che si trova al Medio Cielo (MC) e riceve l'applicazione della Luna, si deve osservare se vi è un pianeta che si applica secondo il moto diurno (o per aktinobolia) alla cuspide del Medio Cielo (MC).
[Esempio. Un pianeta nel secondo luogo, si configura per moto diurno al Medio Cielo (MC) fino a quando arriva alla cuspide di questo luogo; un pianeta nel primo luogo, fino a quando arriva alla cuspide di questo luogo [ossia: l'Oroscopo (AS)]; un pianeta nel dodicesimo luogo, fino a quando arriva alla cuspide di questo luogo; un pianeta nel luogo sesto, fino a quando arriva alla cuspide di questo luogo].
I quadranti diurni idonei ad essere efficaci per la questione professionale è il I, il III e il IV (non si prende in considerazione il II quadrante diurno perché, essendo declinante dal Medio Cielo, non veniva ritenuto idoneo per l’agire il quadrante delle Case IX, VIII, VII (quadrante occidentale sopra la terra). I pianeti in questo quadrante non possono indicare l’attività.

I luoghi efficaci sono:

- per Doroteo di Sidone, il Culmine (MC), l'anti-Culmine (FC), l'Oroscopo (AS) e la sorte lunare o di Fortuna (Tychê);
- per Retorio, il Culmine (MC), l'anti-Culmine (FC), l'Oroscopo (AS) e la sorte lunare o di Fortuna (Tychê), i loro luoghi succedenti (la Casa IX e V); 
- per Efestione di Tebe e Paolo d'Alessandria, il Culmine (MC), l'anti-Culmine (FC), l'Oroscopo (AS) e la sorte lunare o di Fortuna (Tychê), i loro luoghi succedenti (la Casa XI,  la V e, per Paolo d'Alessandria, anche la II).

Una rappresentazione grafica in forma quadrata permette di visualizzare quali luoghi sono validi (validus), mediamente validi (mediocris) e non validi, ebeti o nulli (hebes), ai fini dell'argomento attività e professione.

I luoghi più efficaci sono, in ordine di forza:

1. con riferimento a quelli angolari, il Culmine (MC) e la Casa X, l'anti-Culmine (FC) e la Casa IV, l'Oroscopo (AS) e la Casa I [non si prende in considerazione l'Occaso (DS) e la Casa VII];
2. con riferimento a quelli succedenti, la Casa XI, V, II [non si prende in considerazione la Casa VIII, perché facente parte del II quadrante diurno, inoperoso ed inefficace];
3. con riferimento a quelli cadenti, solo la Casa VI, perché trigono al Culmine (MC).

Tutti gli altri luoghi sono non idonei.
Per quanto concerne i pianeti interni o inferiori (ossia: Mercurio e Venere), è possibile dividere il percorso all'interno del loro doppio ciclo sinodico col Sole (epiciclo) in quattro quadranti:

1. il primo quadrante si estende dalla congiunzione superiore o esterna alla stazione prima od occidentale: in questo quadrante questi pianeti sono vespertini, hanno un moto diretto e veloce rispetto al Sole, definito “additivo”;
2. il secondo quadrante si estende dalla stazione prima od occidentale alla congiunzione inferiore o interna: in questo quadrante questi pianeti sono vespertini, hanno un moto retrogrado e lento rispetto al Sole, definito “sottrattivo”;
3. il terzo quadrante si estende dalla congiunzione inferiore o interna alla stazione seconda od orientale: in questo quadrante questi pianeti sono mattutini, hanno un moto retrogrado e lento rispetto al Sole, definito “sottrattivo”;
4. il quarto quadrante si estende dalla stazione seconda od orientale alla congiunzione superiore o esterna: in questo quadrante questi pianeti sono vespertini, hanno un moto diretto e veloce rispetto al Sole, definito “additivo”.

I pianeti significatori naturali della professione sono Mercurio, Venere e Marte; Giove e Saturno possono essere presi in considerazione per il prestare testimonianza [ossia: per il configurarsi con i pianeti significatori naturali della professione].
Afferma l'Anonimo: «[…] noi consideriamo il Sole in quanto causa dell’agire, mentre, la qualità dell’agire la conosciamo dalla natura propria dell’astro che prende su di sé l’agire medesimo. Ed occorre sapere che non qualsivoglia astro che precede il Sole o è sito nel culmine elevato decerne l’attività, ma solo quello che ha l’autorità di significare  le azioni ovvero Marte, Venere e Mercurio. Questi astri infatti convengono all’attività per il loro moto veloce ed inoltre poiché, trovandosi <sovente> vicino al Sole, sovente fanno a lui corteo. Ma se un altro astro si trovasse in quelle condizioni contribuirebbe secondo la sua propria natura».
Per quanto riguarda i pianeti superiori o esterni [ossia: Giove e Saturno] Abū Bakr al- asan ibn al-Khaīb (Albubater) afferma: «Non sono significatori naturali delle attività, se rispondono alle condizioni di dominio e non testimoniano i significatori naturali non possono significare alcuna attività. Se, invece, testimoniano secondo figura di trasmissione di forza o di natura (pulsatio, receptio, redditus virtutis, largitio, remuneratio, n.d.s.) comunicano ciò che è proprio della loro natura».
Tuttavia, i pianeti superiori od esterni possono assurgere a significatori della professione quando:

- nel caso di Saturno, il pianeta realizza levata eliaca e ha dominio sul Culmine (MC);
- nel caso di Giove, il pianeta si trova al Culmine (MC) o nella Casa X ed è congiunto a Mercurio oppure si trova si trova al Culmine (MC) o nella Casa X nel segno dei ` e riceve il diametro di Mercurio all'anti-Culmine (FC) o nella Casa IV nel segno del f.

Le testimonianze dei luminari [ossia: il Sole e la Luna], ad eccezione di quelle del Sole rispetto a Marte, possono contribuire ad indicare la forma del modo e non la qualità dell’attività.
Una volta individuato il pianeta significatore della professione, si deve osservare in quale dignità si trova, prendendo in considerazione per il tipo di attività soprattutto il termine o confine, mentre il domicilio fornisce informazioni sulla qualità dell’azione.
La testimonianza può avvenire:

- se significatore della professione è uno dei pianeti significatori naturali (Mercurio, Venere o Marte), mediante concordanza o assimilazione con uno di quelli non significatori naturali (Giove o Venere);
- se significatore della professione è uno dei pianeti non significatori naturali (Giove o Saturno), mediante concordanza o assimiliazione con uno di quei significatori naturali [Mercurio, Venere, Marte].

La concordia ed assimilazione avviene mediante commutazione o permutazione dei luoghi oppure compresenza di figura e diritti.
Dopo aver elencato sommariamente le linee guida per individuare la professione in una genitura, si passi ad esaminare la carta di nascita dell'attrice e produttrice cinematografica Jessica Michelle Chastain, nata a Carmichael (CA) [USA] il 24 marzo 1977 alle 22h 44(L.T.). 
Nel giorno stesso della nascita, Mercurio (uno dei pianeti significatore naturale della professione) realizza sul luogo di nascita levata eliaca vespertina. Questo pianeta è anche signore del Culmine (MC), luogo significatore della professione. L'essere in levata eliaca vespertina in genitura notturna e la detenzione per domicilio del Culmine (MC) permettono di poter indicare Mercurio come significatore naturale e accidentale della professione di questa genitura.
Mercurio si trova nella Casa V (quello delle arti, delle rappresentazioni, dei palcoscenici) e si sta applicando a Venere, signore del termine o confine del Culmine (MC).
Questo pianeta si trova nella Casa V [ossia: quello della sua gioia], al suo ventre settentrionale ed è testimoniata dal diametro orario di Spica (α Virginis), stella fissa che conferisce doti artistiche; di conseguenza questo pianeta è molto potente nell'esprimere i suoi significati naturali [arte, bellezza, amore]. 
Venere, avendo moto retrogrado, respinge la luce di Mercurio; ma, trovandosi entrambi i pianeti in luogo succedente [ossia: la Casa V], questa figura produce vantaggio totale (c.d. redditus cum beneficio).
La professione artistica non è solo indicata dall'applicazione di Mercurio a Venere e dal dominio congiunto di Mercurio (per domicilio) e di Venere (per termine o confine) sul Culmine (MC); ma anche dal trovarsi entrambi questi pianeti nella Casa V.
Possiamo, dunque, affermare che la professione è indicata da una commistione di Mercurio con Venere. Afferma, a questo proposito, Tolomeo: «In seguito, se sono due gli astri che concedono l’agire, se le stelle di Mercurio e di Venere assumono il dominio creano le attività che provengono dalle arti delle Muse, connesse agli strumenti musicali, ai canti, poesie o ritmi; in particolare, quando permutano i loro luoghi, giacché fanno gli uomini di teatro, i commedianti, i mercanti di schiavi, i costruttori di strumenti musicali, accordatori degli strumenti, pittori, danzatori, tessitori, modellatori».
Dalla biografia veniamo a conoscenza che Jessica inizia ad interessarsi alle arti drammatiche quando, all'età di sette anni, sua nonna la portò a vedere una rappresentazione teatrale.
Le arti drammatiche richiedono doti interpretative e una certa duttilità ed adattabilità a coprire un ruolo, una parte [Mercurio e Venere si trovano in corrispondenza della costellazione dei i, la quale è umida].
L'interesse precoce di Jessica per le arti drammatiche può essere desunta dalla presenza di Mercurio e Venere nella Casa V e in ^, segno di corta o breve ascensione.
Infine, prima di dedicarsi alla recitazione, l'attrice ha studiato danza: anche qui, emerge il ruolo di Mercurio nel segno di Marte, che è tipico di coloro che si occupano o interessano alla danza.



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